Infiammazione cronica di basso grado e sistemica

Cosa provoca, da cosa è scatenata, come monitorarla e quali sono i metodi di recupero

L’infiammazione è un normale meccanismo di difesa che protegge l’organismo da insulti di varia natura, agenti patogeni, nonché i processi di riparazione dei tessuti e aiuta a riportare in fisiologia siti infetti o danneggiati. È un meccanismo caratterizzato da arrossamento, gonfiore, calore, dolore e comporta l’interazione tra molteplici cellule e la risposta di innumerevoli mediatori chimici (ad opera innanzitutto del sistema immunitario) e autonomica (sistema antinfiammatorio colinergico, RMSSD - PPG Stress Flow - BioTekna). L’autoregolazione della risposta infiammatoria è indispensabile per rimanere in salute e mantenere l’omeostasi.
L’infiammazione cronica invece, può essere causata da:

  • mancata risoluzione dei processi infiammatori; [1]
  • aumento dei marker infiammatori a seguito di cambiamenti di stile di vita e/o fisio-patologici, quali ad esempio: stress cronico, nutrizione, invecchiamento, epigenetica, cambiamento della composizione corporea e sistema nervoso autonomo. [6]



Figura 1: come cambia la composizione corporea nel tempo

In letteratura scientifica infatti, l’esistenza di malattie infiammatorie è largamente riconosciuta, invece è molto recente la definizione della condizione di infiammazione cronica di basso grado, in particolare in relazione a stress cronico persistente, all’obesità, alla sindrome metabolica ed ai disturbi cardiovascolari. [2]
L’infiammazione cronica di basso grado infatti, è caratterizzata da concentrazioni elevate di marker infiammatori nella circolazione sistemica, provocando al contempo un interessamento sistemico ed un forte aumento della permeabilità capillare. (PPG Stress Flow - BioTekna)
Si è dimostrato quanto, alcuni processi come lo stress cronico, un’alimentazione ricca di zuccheri semplici, grassi saturi e alimenti processati industrialmente (definita per questo "pro-infiammatoria"), elevati livelli di massa grassa e/o grasso infiltrato (FM, IMAT - BIA-ACC - BioTekna) ed una disregolazione dei bioritmi circadiani, possono non solo mantenere attivato un processo infiammatorio, ma addirittura possono incrementarlo (Asse HPA Cortisolo, Sistema Nervoso Simpatico - BIA-ACC, PPG Stress Flow - BioTekna).
Al contempo, si è dimostrato quanto esitano efficaci metodi di recupero. [3,4,5,6]
L’uso di alcuni specifici strumenti ci può aiutare ad identificare quali processi mantengono o provocano i processi infiammatori, mentre tanti altri come la nutrizione, l’attività fisica (in particolare HIIT), l’idratazione e la supplementazione possono essere validi alleati in un recupero veloce in vista di un netto miglioramento della qualità di vita.
I processi infiammatori cronici non si evidenziano con uno specifico sintomo, ma con diverse manifestazioni, alcune delle quali possono essere: stanchezza, affaticamento, nausea, disturbi d’umore, insonnia (Medically Unexplained Symptoms - MUS) o dolore cronico aspecifico. [7]
Un’alimentazione a PRAL negativo (Clinical Nutrition - BioTekna Plus) che segua i ritmi circadiani, definita in letteratura scientifica come “anti-infiammatoria” proiettata verso il consumo di alimenti funzionali e che segua precise indicazioni sulla ritmicità dei carichi glicemici ed insulinemici, rappresenta un importante strumento di recupero.
Alcuni supplementi possono accelerare i processi di recupero con un palese beneficio per l’organismo.
L’uso di EPA e DHA ad elevata titolazione e dell’ Humulus Lupulus prima di ogni pasto e di L-arginina a PRAL negativo dopo cena, possono risultare cruciali per le capacità di modulazione infiammatoria.


Autori: Dario Boschiero, Mariantonietta Lucafò - Data: 19/01/2021


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